31/07/12

La ULAN sospende l'agenzia statale del Paraguay

 
L'Unione Latinoamericana di Agenzie di Notizie (ULAN) ha condannato il colpo di stato istituzionale nei confronti di Fernando Lugo, Presidente eletto del Paraguay e ha sospeso dall'organizzazione Agencia de Información Pública (IP) del Paraguay, fino al ristabilimento della democrazia nel paese.
La decisione è stata presa dal Comitato esecutivo della ULAN, che si è riunito ieri e oggi a La Paz, e sarà presentato per la ratifica alla prossima riunione dell'organizzazione, che sarà a novembre in Argentina.Il Comitato Esecutivo ha inoltre riaffermato l'impegno della ULAN a difesa dei principi della democratizzazione dell'informazione e del diritto universale alle informazioni.
La ULAN insiste nella sua difesa dei diritti umani e della libertà di espressione, "simboli di governo democratico" nei paesi che lo compongono, e ha deciso di convocare un forum sulla libertà di espressione che si terrà insieme alla prossima assemblea.
In precedenza, i rappresentanti delle agenzie statali Agencia Venezolana de Noticias; Agencia Brasil, Télam (Argentina), IP Paraguay, Notimex, Andes (Ecuador), Prensa Latina (Cuba), Agencia Guatemalteca de Noticias y Agencia Boliviana de Información hanno condannato le uccisioni di giornalisti in Messico, Perù e Brasile da parte di gruppi legati al traffico di droga e hanno richiamato l'attenzione sulla necessità di eliminare tali pratiche.
Il Comitato esecutivo della ULAN ha lo scopo di promuovere la democratizzazione della comunicazione in America Latina e contribuire all'integrazione dei popoli, discutendo il ruolo delle agenzie di stampa e le nuove sfide del giornalismo nella regione.

Venezuela nel Mercosur


Il “golpe parlamentare” dello scorso 22 giugno in Paraguay, contro il Presidente eletto Fernando Lugo, ha mostrato un effetto boomerang non calcolato o quantomeno sottovalutato dall’oligarchia del paese e dagli Stati Uniti: l’entrata del Venezuela nel MERCOSUR.
Deciso nel corso del vertice dei Presidenti del Paesi membri del MERCOSUR, svoltosi a Buenos Aires il 29 giugno scorso, l’ingresso definitivo del Venezuela nel blocco, avverrà formalmente oggi, 31 luglio, con una cerimonia solenne a Rio de Janeiro.
Per anni il Parlamento del Paraguay, era riuscito a bloccarne l’allargamento al Venezuela di Chavez, ed era uno dei fattori di scontro con il presidente Lugo, probabilmente il principale assieme al tentativo di una riforma agraria.
Ma nei giorni seguenti al colpo di Stato, in violazione del regolamento del blocco, al Paraguay è stata sospesa l'adesione e il diritto di voto e di veto a tempo indeterminato. La decisione, è valida fino al «ripristino delle istituzioni democratiche».
Ed è così che, su proposta della Presidente brasiliana Dilma Roussef e con l’approvazione immediata dell'omologa argentina Cristina Fernández e di José Mujica, Presidente dell'Uruguay, il Venezuela entrerà a far parte del MERCOSUR  a pieno titolo e definitivamente.
L'organizzazione fu istituita con il Trattato di Asunción firmato il 26 marzo 1991 da Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay, con l'obiettivo di realizzare un mercato comune, attraverso l’abolizione dei dazi doganali tra i paesi membri e l’applicazione di tariffe comuni verso paesi terzi.
Il Mercado Común del Sur è ora costituito da Brasile, Argentina, Uruguay e Venezuela, con la sospensione del Paraguay, e ha come Stati associati, in veste di osservatori, la Bolivia, il Cile, la Colombia, l'Ecuador e il Perù.

19/07/12

Cauca - Colombia: lo sgombero ordinato da Santos, provoca 26 feriti tra gli indigeni


Il presidente della Colombia, Juan Manuel Santos, mercoledì ha ordinato lo sgombero degli indigeni dalla base militare causando almeno 26 feriti tra gli indigeni, negli scontri con i membri della polizia anti-sommossa (ESMAD), riportato dal corrispondente di Telesur in Colombia, Angie Camacho. Camacho ha detto che tra i feriti, uno risulta ferito da proiettile di fucile, mentre un'altra persona risulta disperso.
In questo momento gli indios, circa 3.000, hanno praticamente accerchiato la collina di Berlin, e mentre cercavano di scalare la collina, (
nel comune rurale di Toribio nel dipartimento del Cauca) sono stati attaccati con gas lacrimogeni, da parte della polizia anti-sommossa che cercano di impedire che gli indiosi ritornino ad occupare la base militare ai piedi delle tre antenne di comunicazione.
(Getty Images)

Dal 10 luglio gli abitanti del nord del Cauca hanno avviato azioni di resistenza ai combattimenti tra l'esercito e le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC-EP), che hanno causato centinaia di sfollati nella regione.
Le azioni adottate dagli indios sono quelle di smantellare le trincee degli insorti e delle truppe dell'esercito per porre fine ai combattimenti nella zona
.
Alcuni giorni fa, circa mille abitanti della comunità di Toribio, hanno attaccato circa 200 soldati schierati nella base militare situata sulla collina di Berlin, dopo aver distrutto le loro trincee e tende, tenendone una trentina in stato di fermo.