18/12/09

Aminattou Haidar tornata a casa!



Aminattou Haidar l'attivista pacifista del Sahara Occidentale, molto stremata per lo sciopero della fame, è tornata a casa. Dopo 32 giorni di digiuno con l'eccezione di acqua a zucchero, le sue condizioni restano disperate, ma adesso ha ripreso a nutrirsi e i medici dicono che potrebbe farcela. 
"Questo è un trionfo della diritto internazionale, dei diritti umani, della giustizia internazionale e per la causa del Sahara Occidentale", ha detto la Haidar prima di partire dall'aeroporto di Lanzarote, alle Canarie dove era stata deportata dalle autorità marocchine il 16 novembre scorso.
Il Marocco risponde con la repressione

Le strade di pietra nel quartiere dove vive a El Aaiún, capitale del Sahara occidentale, sono stati ieri terreno di tensioni, con l'azione della polizia antisommossa e dei marocchini, che sono scesi in strada in forze, adiacente alla casa dell'attivista, per impedire a chiunque di avvicinarsi a lei. A quella invasione c'è stata una reazione da parte dei residenti del quartiere, che hanno risposto lanciando pietre ed è bastato
la presenza di un piccolo gruppo di giornalisti per attirare un gruppo di adolescenti gridando Viva Polisario!
La repressione contro i giovani saharawi in festa, è andata avanti tutta la notte in vari quartieri della capitale.

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