19/10/09

19 ottobre 1960, gli USA impongono il bloqueo a Cuba

Di questi cartelli se ne vedono molti in giro per Cuba, specialmente nei tragitti frequentati da turisti e stranieri in genere. Servono proprio a dare immediata percezione, a chi viene da fuori e si ferma pochi giorni, di quante limitazioni sono generate da quel bloqueo genocida, carenze e problematiche che spesso poi sono utilizzate a discredito dei valori della rivoluzione cubana.

Il popolo cubano invece, lo sa bene quanto gli costa il bloqueo imposto dagli USA, ne subisce le conseguenze sulla propria pelle da quasi 50 anni, con alcuni picchi al limite di vera e propria sopravvivenza, come durante il "periodo Especial" subito dopo il crollo dei paesi dell'est europeo.
Oltre ad enormi difficolta di approvigionamenti  in tutti i campi, in questi quasi 50 anni, Cuba ha dovuto cambiare almeno tre volte la propria tecnologia. Alla vittoria del primo gennaio 1959, la tecnologia meccanica, elettrica, delle comunicazioni, dei trasporti e via dicendo, era quasi totalmente nordamericana e con l'imposizione del bloqueo, vengono meno le disponibilità di pezzi di ricambio e Cuba si trova obbligata a trovare nell'URSS e nel Comecom, i suoi quasi unici soci commerciali. Questo la costringe quindi a ripiegare anche su un'altro standart tecnologico. Dagli anni novanta poi vengono a mancare in gran parte, le commesse commerciali con l'est, che erano ben l'85% di tutto il commercio cubano. Nuovamente le tecnologie debbono essere sostituite, in gran parte, con quelle europee e giapponesi, mentre ora, si affacciano come fornitori le nuove potenze economiche.

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